Lettera al Compagno Alcide Cervi
Caro Alcide,
in qualità di Segretario Generale della Camera del Lavoro di Brindisi alla lettura del tuo testamento sono stato preso dal desiderio di ringraziarti.
Voglio ringraziarti per esserti ricordato di tutti noi.
Nella lunga lista di persone e soggetti a cui ti sei rivolto sia a persone fisiche che a soggetti politici, ci siamo tutti noi.
Il tuo testamento parla alle madri e ai padri di famiglia che tirano la vita con il solo desiderio di insegnare ai figli i valori della democrazia, dell’onestà e dell’obbligo morale di non arrendersi di fronte alle avversità che ci riserva la vita.
Parla ai “diversamente giovani” ma già con un bagaglio di esperienza sufficiente per valutare il giusto o l’ingiusto da indicare ai figli e ai nipoti.
In quel manifesto ci siamo tutti come figli di braccianti, di coloni o mezzadri, o di quegli artigiani, nobili lavoratori delle braccia, ma anche più che nobili artisti della tutela della natura ed espressione pura dell’ingegno dei lavoratori.
Ci siamo:
Anche come figli di questo mezzogiorno dove si vive asfissiati dall’incubo della precarietà dei nostri figli.
In quanto fedeli servitori dello Stato che purtroppo assistono inermi al suo disfacimento dell’idea di unità nazionale e di solidarietà di popolo.
Come appartenenti a quel mondo delle professioni liberali che si adoperano quotidianamente ed onestamente a diffondere lo spirito di libertà di giudizio e di rispetto delle idee altrui.
Grazie caro Alcide per le tue parole e per il pensiero che hai avuto per ognuno di noi.
Le tue sono le parole di un padre che ha avuto l’immenso dolore dell’eccidio della propria famiglia ad opera del fascismo che, nel dolore in cui fece precipitare una intera nazione, si accanì altresì contro i tuoi figli e la tua adorata moglie stroncandone la libertà e la loro giovane vita.
Grazie per le tue parole che ci spingono a difendere le libertà a volte al costo della vita come è successo a te, ed a guardare al futuro con sano ottimismo pervaso da uno spirito di lotta per la difesa della libertà contro ogni fascismo sotto qualsiasi forma si possa celare.
Grazie compagno Alcide.
Antonio Macchia